Povertà energetica nascosta e consumatori energetici difficili da raggiungere: stiamo facendo abbastanza sforzi?
27 set 2024
La povertà energetica è un fenomeno complesso, articolato in diversi aspetti, che rende difficile identificare le cause reali e trovare soluzioni efficaci. Una delle categorie più vulnerabili in questo contesto è quella dei “Hard To Reach”, ovvero quegli individui e famiglie che, per varie ragioni, risultano difficili da raggiungere e coinvolgere nelle politiche e nei programmi di supporto energetico.
In questo contesto, abbiamo recentemente partecipato a un lunch talk dell’Energy Poverty Advisory Hub (EPAH), che ha approfondito il tema della povertà energetica nascosta e dei soggetti HTR. Questo evento ha fornito spunti preziosi su come migliorare le strategie di intervento per supportare al meglio le comunità vulnerabili.
I soggetti HTR comprendono un’ampia gamma di persone, tra cui coloro che vivono con un reddito basso, le persone anziane, i residenti in aree rurali, le donne nubili, le persone con disabilità, i giovani e gli immigrati. Le condizioni che rendono questi soggetti “difficili da raggiungere” non sono fisse, ma si intrecciano con vari fattori socio-economici e culturali, rendendo la questione particolarmente intersezionale e specifica per ogni paese dell'UE. Secondo Eurostat, ad esempio, le persone anziane non in salute e quelle residenti in aree rurali sono tra le più vulnerabili a questa problematica.
Per affrontare le esigenze di questi gruppi, è fondamentale adottare politiche e interventi su misura, tra cui:
Supporto sociale, tecnico e finanziario a livello locale per le famiglie vulnerabili;
Misure fiscali rigorose e limiti per le famiglie ad alto reddito;
Pacchetti di regolamenti, informazioni e incentivi mirati a inquilini e proprietari;
Un coinvolgimento attivo di attori intermedi e intermediari.
Il concetto di “hard-to-reach” può rivelarsi cruciale per sensibilizzare i decisori politici e i professionisti sul riconoscimento e l’attenzione necessaria per questa parte della popolazione. Sebbene l’eterogeneità e l’intersezionalità di questi gruppi aggiungano ulteriore complessità al fenomeno, future ricerche possono contribuire a colmare le lacune esistenti, adottando approcci multisettoriali, inclusivi e pluralistici.