Povertà energetica: aumenta la sensibilità e la preoccupazione degli italiani riguardo tale fenomeno
Rete Assist
5 dic 2022
In occasione della terza plenaria del Manifesto “Insieme contro la povertà energetica” promosso da Banco dell’Energia, IPSOS ha presentato i risultati della ricerca “Gli italiani e la povertà energetica”.
1200 persone di un’età compresa tra i 18 e 65 anni si sono sottoposti a un’intervista le cui risposte hanno permesso di effettuare un’analisi di scenario sul contesto socio-economico del nostro Paese, di approfondire il tema del caro bollette e, infine, di comprendere il livello di comprensione e percezione del fenomeno della povertà energetica.
Ciò che emerge è sicuramente l’insoddisfazione degli intervistati (54%) per la propria situazione economica, in netta crescita (+10%) rispetto al 2021. Tra le principali cause di tale crescita, si può chiaramente individuare l’aumento del costo della vita registrato negli ultimi mesi il quale va a incidere anche sulla visione pessimista che gli italiani hanno verso il prossimo futuro.
Ben il 35% degli intervistati (più di 1 su 3) prevede un peggioramento della propria situazione economica mentre il 48% si dice molto preoccupato dell’aumento del costo energetico temendo nel 42% dei casi di non riuscire a pagare le prossime bollette delle utenze di luce e gas. Per far fronte a tale situazione, un italiano su tre ha già iniziato a tagliare il consumo personale di energia.
Il tema del caro bollette è dunque tra le maggiori preoccupazioni delle famiglie italiane tanto che, rispetto allo scorso anno, si è registrata una maggiore sensibilità al tema delle povertà energetica (+5% degli intervistati conosce il fenomeno) ma al tempo stesso anche una sovrastima del problema. Più del 70% del campione è convinto che la povertà energetica riguardi circa il 30% delle famiglie della penisola mentre, secondo gli ultimi dati OIPE relativi al 2021, le famiglie che soffrono tale condizione sono l’8,5% del totale.
Il problema della povertà energetica è estremamente diffuso e in costante crescita in Italia e, secondo il parere degli italiani, continuerà ad aggravarsi nei prossimi 3 anni. Per 8 italiani su 10, dovranno essere le istituzioni nazionali ed europee a farsi carico di questi aumenti e aiutare sia le famiglie che le imprese.