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Le raccomandazioni europee per affrontare la povertà energetica

24 ott 2023

 

Bruxelles, 23 ottobre -  La Commissione europea ha pubblicato una serie di raccomandazioni su misure e politiche che possono essere adottate dai paesi dell’UE per affrontare la povertà energetica che affligge milioni di cittadini in tutta l'Unione Europea. Il fenomeno, definito come la difficoltà dei cittadini nell'assicurarsi un'adeguata climatizzazione delle proprie case durante l'inverno o l'estate, ha raggiunto livelli preoccupanti a causa della crisi economica, dell'aumento dei prezzi dell'energia e delle recenti sfide geopolitiche.


Secondo i dati di Eurostat, nel 2022 circa il 9,3% della popolazione dell'UE, pari a 40 milioni di persone, ha lottato per mantenere calde le proprie abitazioni. Questo rappresenta un aumento significativo rispetto al 2021, quando il tasso era del 6,9%. In risposta a questa crisi, la Commissione Europea ha pubblicato una raccomandazione dettagliata, suddivisa in otto sezioni, delineando un piano di azione completo.


Il documento propone una serie di misure strutturali volte a garantire l'accesso a case ed elettrodomestici efficienti dal punto di vista energetico, oltre all'accesso alle energie rinnovabili. Tra le iniziative chiave vi è la creazione del Climate Social Fund, un fondo da 86,7 miliardi di euro che sarà attivo dal 2026 e che supporterà progetti di ristrutturazione delle abitazioni sociali e fornirà assistenza finanziaria diretta alle famiglie colpite dalla povertà energetica.


Per accedere ai finanziamenti del Fondo climatico, gli Stati membri dovranno presentare dettagliati Piani per il Clima Sociale entro il 30 giugno 2025. Questi piani serviranno come guida per l'allocazione delle risorse e per l'implementazione di iniziative mirate a ridurre la povertà energetica.


La Commissaria Europea all'Energia, Kadri Simson, ha sottolineato l'importanza di affrontare le cause profonde della povertà energetica in modo da superarla in modo efficace e sostenibile. Il piano della Commissione mira non solo a rispondere alla crisi attuale, ma anche a creare un futuro in cui tutti i cittadini abbiano accesso a un'energia pulita e abbordabile.


L'iniziativa è accompagnata dalla rinnovata dichiarazione congiunta sulla protezione rafforzata dei consumatori per l'inverno, firmata dalle principali parti interessate. Questo impegno collettivo mira a garantire che i consumatori vulnerabili non vengano lasciati indietro, anche di fronte alle sfide economiche e ai crescenti costi dell'energia.


La povertà energetica è un problema multidimensionale che abbraccia sia dimensioni sociali che tecniche e quindi richiede un approccio olistico e globale con operatori adeguatamente preparati ed addestrati.


Il profilo dell’ "Operatore della povertà energetica" deve includere sia competenze tecniche che sociali, oltre a diverse capacità trasversali come la comunicazione e il dialogo, la lettura e la comprensione dei segnali non detti e la costruzione della fiducia. Qualsiasi profilo venga considerato (figura professionale o un volontario) deve integrare le sue competenze, abilità e capacità per affrontare la povertà energetica anche con un approccio olistico e multidimensionale.


Con questo piano ambizioso, la Commissione Europea si pone all'avanguardia nella lotta contro la povertà energetica, dimostrando un impegno tangibile per migliorare la vita dei cittadini europei e garantire un futuro più sostenibile per tutti.


Particolare importanza è stata data anche alla formazione: offrire corsi mirati alle famiglie in condizione di povertà energetica per migliorarne l’alfabetizzazione energetica e digitale. Affrontare la povertà energetica richiede un impegno coordinato a livello nazionale ed europeo. Misure strutturali, incentivi mirati, educare i cittadini e una pianificazione urbana oculata sono tutti tasselli di un puzzle complesso ma essenziale. Solo attraverso sforzi congiunti e politiche attente, l'UE può sperare di sconfiggere la povertà energetica e garantire che nessun cittadino venga lasciato indietro.

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